
© 2020 Giada Maccioni – Testi di Maria Elena Tripaldi – Phos, Edizioni libi d’artista – Stampa in corso – Edizione Italiana e Inglese.
Il punto più alto rappresentante e contenente l’inaccessibile è la roccia, i muschi, l’abbraccio di una nuvola: la montagna. Ora si cammina a piedi scalzi, ma non sulla montagna. Ora si respira la bellezza dell’inviolato, ma non sulla montagna. Ora ci si blocca davanti ai divieti d’accesso, ma non sulla montagna. Sempre più violata, sempre più abusata, sempre più donna sola. Torniamo indietro, la placenta della terra, la veste reale di ogni concepimento, il bisogno di partire solo se si può fare ritorno – perché alla fine si torni sempre al meglio e al vero. È di nuovo nostro, nel galleggiare alla ricerca, il significato più del senso, il nome della natura, una migliore (ri)considerazione. (Maria Elena Tripaldi, Il Suon di Lei, 2020)




