Mi occupo di Fotografia di Ricerca.
BIOGRAFIA
Giada Maccioni studia Fotografia presso l’Istituto Europeo di Design di Torino. Al secondo anno di corso intraprende un Exchange Program presso l’Emily Carr University di Vancouver: il periodo canadese influenza la ricerca fotografica spingendola verso la sezione naturalistica. Tonata a Torino il tema ambientale diventa fondamentale e si laurea con tesi critica sull’inquinamento acustico, creando un’installazione sensoriale. Continua gli Studi laureandosi in Beni Culturali, nell’ambito di Musica e Spettacolo dal Vivo, presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna.
Terminati gli studi realizza il suo primo progetto fotografico di ricerca fotografica, “| v a r i a z i o n i|”, nato per raccontare il paesaggio incontaminato del Parco Nazionale di Plitvice (Croazia).
Il successivo progetto fotografico, dal titolo “Interferenze”, parte da un’indagine acustica di un luogo naturale – e non naturalizzato – in cui i suoni possono distinguersi gli uni dagli altri, le fotografie interrogano il fruitore permettendogli di concentrarsi sul suono percepito e richiamabile alla mente attraverso l’osservazione e il ricordo, proponendosi come possibilità di interferenza.
A settembre 2020 espone presso PHOS – Centro di fotografia la mostra “Il suon di Lei”, progetto di tematica ambientale; le immagini ritraggono montagne che chiedono di essere udite: ricordano l’essenza, la sede del divino e sono appello ad un cammino interiore; siamo invitati proteggere un paesaggio rimasto immutato per millenni e che ora, con la modernità, rischia di essere perso per sempre.
Nel 2021 prende parte alla mostra collettiva FORM, parte del circuito EXHIBI.TO, con lo stesso progetto.